28 ottobre 2008

I buoni consigli del picconatore

E’ notizia di questi giorni il “consiglio” che il Grande Picconatore, al secolo Francesco Cossiga, ha dato al ministro degli interni Maroni.
In pratica si consiglia al ministro di infiltrare dentro i movimenti studenteschi alcuni agenti di Polizia con l’unico scopo di esortare i manifestanti a compiere atti di vandalismo, poi, passati alcuni giorni con le città messe a soqquadro e ottenuto il consenso della popolazione stanca, ormai di subire le violenze da parte dei “rivoluzionari” scatenare le forze di Polizia contro i manifestanti senza che nessuna coscienza si indigni.
La cosa è a dir poco riprovevole, se pensiamo alle morti assurde che in passato questo comportamento ha provocato (Carlo Giuliani, Giorgiana Masi) lo è se possibile ancora di più se a parlare è una persona che ha ricoperto le più alte cariche istituzionali della Repubblica.
La scarsa considerazione in primis per la vita umana e poi per i diritti dell’individuo che traspare da questo intervento di Cossiga la dice lunga sulla caratura morale di chi ha governato l’Italia e di chi la sta governando.
Infatti l’uscita dell’ ex presidente della Repubblica ( nonché ex presidente del Consiglio e ministro degli Interni) completa un quadro a tinte foschissime cominciato con le impronte digitali agli stranieri, seguito con la proposta di classi separate per studenti stranieri ed infine spunta mister Gladio a dar consigli.
Che succede all’Italia?
Siamo diventati improvvisamente fascisti e razzisti?
A mio modesto parere queste situazioni sono figlie delle paure che la destra attuale è maestra nell’ agitarle.
Paura del diverso, paura dello straniero, paura dello studente incazzato, paura del comunismo ecc.
Paure che onestamente non esistono e che però a qualcuno fanno comodo che esistano, per tenere le coscienze addormentate, le persone sotto schiaffo e continuare a fare i propri porci comodi, un po’ come accadeva qualche secolo fa quando agitando la paura dei fantasmi e dei licantropi si tenevano le persone tappate in casa dopo il tramonto a favore dei contrabbandieri e malavitosi d’ogni sorta che così, indisturbati potevano tranquillamente portare avanti i propri loschi affari.
Bastò l’avvento dei lumi a olio per fare strage di fantasmi e licantropi.
Purtroppo oggi non è così semplice, perché i lumi non vanno accesi per strada ma nelle coscienze dei cittadini, e francamente, di questi tempi l’impresa appare molto ardua.
Norberto

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