23 marzo 2007

Sinistra unita?

Ieri sera 22/03 al teatro Alcanices è avvenuta la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Stea dal titolo: "Taranto da Cannata a Cito".
Per l'occasione erano presenti Paolo Costantino (assessore regionale Ds), l'on. Paolo Rubino, Stefano Giove oltre ovviamente all'autore.
Le forze politiche ginosine hanno risposto più o meno tutte all'invito ed hanno portato il loro contributo alla serata.
Serata che ad un certo punto ha riaperto l'annoso problema dell'unità della sinistra sia a livello locale che a livello nazionale.
Sappiamo tutti quello che è successo in Senato quando si è trattato di votare sul rifinanziameto in Afghanistan e sappiamo pure quello che sta succedendo a Taranto con la candidatura del dott. Stefano.
La realtà è questa: la sinistra è divisa in due anime, qulla più "radicale" che persegue i suoi obbiettivi senza sè e senza mà, e quella più istituzionale che insegue altro.
Scrivo questo non per far polemica in maniera gratuita ma per sottolineare come purtoppo nel percorso che porta dal PCI al attuale DS si sia perso "qualcosa" per strada.
Noi di Rifondazione di Ginosa capiamo che per governare si debba scendere a compromessi e si debbano accettare alleanze sgradite (vedi Mastella) ma vogliamo sottolineare che in campagna elettorale per le politiche si è sottoscritto un patto con gli italiani prendendosi degli impegni, come ad esempio quello della pace nel mondo, quello del riconoscimento delle coppie di fatto e
quello di variare quanto prima la legge elettorale ammazza-democrazia.
E' inutile rimarcare che sono stati disattesi.
Questo genera scontento tra gli elettori, cioè tra coloro che esprimendo la loro preferenza, ci danno modo di governare, e genera anche sconcerto tra di noi, impegnati politicamente dal basso.
Ieri sera l'on. Rubino ha sottolineato che storicamente uniti si vince, e che di conseguenza quando la sinistra è andata al voto frammentata si sono registrate delle scoppole epocali (2001 docet). Questo è vero, ma è vero pure che un'unità si fa con pari dignità di tutti i componenti, non con posizioni predominanti ed onnivore da parte di qualcuno.
La sinistra deve riscoprire i suoi valori originali, quei valori che negli anni scorsi hanno sempre fatto del PCI il partito degli umili, degli operai. Dobbiamo ritornare ad essere la voce di chi non ha voce, a difendere gli indifesi in tutte le sedi: per le strade e in parlamento.
Dobbiamo recuperare la nostra identità.
Io ho un sogno: eliminare la parola centro dalla definizione centro-sinistra.

20 marzo 2007

REGIONE PUGLIA - Bollenti Spiriti

BOLLENTI SPIRITI
URP Comunica

Elenchi di esperti per "Bollenti Spiriti": avviso pubblico Finpuglia
L'Istituto Finanziario Regionale Pugliese FINPUGLIA indice avviso pubblico per costituire elenchi di esperti a cui attingere per la costituzione di un Gruppo di Lavoro da impegnare peculiarmente nel programma "Bollenti Spiriti" di iniziativa dell'Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva.
Gli elenchi avranno validità fino al 31 dicembre 2007, data entro cui sarà accettata la presentazione delle candidature da parte dei soggetti interessati. Per soddisfare, comunque, impellenti necessità è previsto un immediato ricorso a specifiche figure professionali, per cui si procederà ad una prima analisi comparata delle candidature che risulteranno regolarmente pervenute entro il 7 febbraio 2007. Ai fini della selezione saranno considerati, oltre ai titoli di studio, specifici profili professionali come indicato nell'avviso. Gli interessati devono far pervenire a FINPUGLIA il proprio curriculum: - esclusivamente a mezzo raccomandata A.R. del servizio postale all'indirizzo: Istituto Finanziario Regionale Pugliese FINPUGLIA S.p.A. Via Borsellino e Falcone, 2 70125 BARI; - per e-mail all'indirizzo di posta elettronica: info@finpuglia.it Nei curricula inviati deve essere necessariamente indicato il profilo professionale inerente la relativa candidatura. Per ulteriori informazioni, contattare il Sig. Antonio Montanaro Tel. 080/5016720 - 5016735
Per elementi conoscitivi sul Programma "Bollenti Spiriti":
Programma regionale in materia di Politiche giovanili "Bollenti Spiriti"; Sito istituzionale "Bollenti Spiriti"

Data: Mar, 23 Gennaio 2007 @ 17:40 Categoria: Concorsi e appalti

17 marzo 2007

Dico: ecco le novità

Alcune settimane fa il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge per il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, redatto a sua volta dai ministri Bindi e Pollastrini. L'Unione raggiunge l'accordo all'unanimità. Unici assenti i ministri Pecoraro Scanio e Mastella (quest'ultimo si è dichiarato contrario). La bozza sarà esaminata dal Parlamento nelle prossime settimane. La via italiana al riconoscimento delle unioni di fatto si chiamerà Dico (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi), non più Pacs. Un passo in avanti (seppur molto timido) se si considera che tra i Paesi europei, l'Italia resta la sola a non offrire alcun riconoscimento giuridico alle coppie di fatto etero e omosessuali. A ben vedere, sembra essere uno dei tanti compromessi all'italiana. «Si è trovato un punto di equilibrio, nel senso che ognuno ha dovuto lasciare qualcosa per strada» ha dichiarato a caldo il ministro Bianchi. Peccato parlare di "compromesso" quando si tratta di riconoscere diritti di tante coppie, etero o omosessuali che siano.
Le coppie di fatto sono una realtà ormai diffusa e socialmente accettata dalle nuove e, in parte, dalle vecchie generazioni. Il fatto che tale fenomeno continui ad essere ignorato dimostra come parte della classe dirigente italiana sia insensibile ai cambiamenti sociali e ai problemi reali dei comuni cittadini. Permane quindi un deficit di rappresentanza democratica: una classe politica "vecchia" che rappresenta (pardon… "pretende" di rappresentare, dato che si tratta di "nominati", non di eletti!) una società "avanti" in termini di tolleranza. Insomma una sostanziale asimmetria tra governanti e governati.
A ciò si aggiunge l'ingerenza sempre più pressante del Vaticano, soprattutto nei confronti dei teodem dell'attuale maggioranza. Infatti la scomunica nei confronti del ddl e del governo non tarda ad arrivare. Il cardinale Ruini non rinuncia al suo piglio interventista, pronunciando discorsi sempre più frequenti ai limiti… del Concordato e dello stesso art. 7 della Costituzione. Da tempo la CEI ha assunto un atteggiamento tipico dei regimi teocratici, rivendicando il diritto di detenere il monopolio sulla morale familiare nonostante le nuove istanze che i radicali cambiamenti sociali hanno inevitabilmente generato.
Occorrerebbe una legge che fosse in sintonia con i bisogni del Paese reale. Al di là delle convinzioni religiose personali, il Parlamento ed il governo hanno il dovere di garantire libertà, diritti e pari dignità ad ognuno, operando secondo i criteri di laicità che la Costituzione sancisce.
La bozza prevede diversi aspetti positivi, ma non troppo. D'altronde non c'è da stupirsi: il provvedimento (come la maggior parte dei provvedimenti finora adottati) è un riflesso della coalizione di centro-sinistra, composta da cattolici e laici.
Sostanzialmente il ddl prevede: la compilazione di un modulo all'anagrafe, da parte dei conviventi, che non è una «dichiarazione congiunta» di convivenza e che al più potrà essere «contestuale»; la delega alle strutture ospedaliere (pubbliche e private) per la disciplina delle modalità di esercizio, da parte del convivente, del diritto di assistenza ospedaliera al partner malato; il riconoscimento del diritto a «ciascun convivente di designare l'altro quale suo rappresentante in materia di salute, (…) modalità di trattamento del corpo e, in caso di morte, le celebrazioni funerarie»; vengono altresì riconosciuti diritti che riguardano l'assegnazione delle case popolari, la successione nell'affitto della casa («purché la convivenza perduri da almeno tre anni»); per la reversibilità della pensione sarà necessario «un requisito di durata minima della convivenza» e dopo «il riordino della normativa previdenziale e pensionistica» (se ci sarà); il diritto di eredità («successione legittima») solo dopo nove anni di convivenza dichiarata e accertata.
Valutando la composizione politica del Parlamento, si prevede un iter parlamentare non facile. A ciò si aggiunge la probabilità che il ddl venga sottoposto inizialmente al vaglio del Senato. Per cui, data l'esigua maggioranza, ciò che probabilmente si verificherà sarà un ulteriore indebolimento del provvedimento, ad opera dei teodem di destra e di sinistra che si uniranno per l'occasione. L'Udeur ha gia annunciato che voterà contro. Gli esponenti cattolici della Casa delle Libertà si oppongono al provvedimento, i laici finora non si sono mostrati disponibili. Come ha dichiarato Katia Belillo (PdCI), sarebbe un "miracolo" se il provvedimento venisse approvato così com'è. Non occorre farsi illusioni.
Vito A. Indino

6 marzo 2007

Tavola Rotonda. Incontro sul tema “Donne: ieri, oggi… domani?”

In occasione della Giornata Mondiale per l'Emancipazione Femminile il circolo "Enrico Berlinguer" è lieto di invitarVi al primo incontro-dibattito sui temi che principalmente caratterizzano la posizione della donna nella società attuale. La riunione si terrà l' 8 marzo, alle ore 19:00, nella sede di Rifondazione Comunista in via Giordano Bruno, 36 (II traversa alle spalle del Banco di Napoli - San Paolo).