25 ottobre 2007

Grazie compagne e compagni

Francesco Ferrara*

Grazie, compagne e compagni, siete stati voi i protagonisti di un fatto enorme che investe come un ciclone la politica del nostro Paese, perché pone al centro non i giochi avvilenti della politica politicante e dei giochi di Palazzo ma la vita concreta di milioni di persone.
La manifestazione del 20 ottobre ha avuto un successo grandioso, un successo che è riuscito a rompere il muro di silenzio sulla condizione di precarietà che avvelena l’esistenza e il futuro di milioni di persone.

Per noi questa manifestazione deve segnare un nuovo inizio, l’apertura di una nuova fase, anche dal punto di vista della elaborazione culturale e programmatica.
La lotta alla precarietà come idea generale di uscita dalla gabbia delle politiche neoliberiste, come costruzione di una alternativa di società.
Una lotta alla precarietà che si declina con i visi, i bisogni, le istanze delle donne e degli uomini che hanno invaso Roma e fatto straripare Piazza S. Giovanni.
Una lotta alla precarietà che parla della condizione del lavoro (le leggi che estendono la precarietà e che vanno cambiate, a partire dalla legge 30); una lotta alla precarietà che parla della lotta a ogni discriminazione sulla base degli orientamenti sessuali e degli stili di vita (a partire dal riconoscimento giuridico delle unioni civili); una lotta alla precarietà che parla del diritto delle comunità locali a decidere del proprio futuro quando è in gioco la salute e la difesa del territorio (a partire dalla TAV e da Vicenza) e così via.
Ora gli stati generali della sinistra.

Uscire dalla condizione della precarietà è, quindi, una idea generale di società che investe il campo dell’economia, del lavoro, dei diritti, della democrazia.
Ci permette di aprire una vertenza con il governo che non elude la questione degli accordi sul welfare e sulle pensioni ma che va oltre e chiede di fare della lotta alla precarietà (declinata nel senso ampio suddetto) l’architrave della politica di governo.Ci permette, a partire da questa base politica, culturale e programmatica, di aprire una sfida a tutto campo con i riformisti, il PD in particolare, sull’idea di società. Una sfida come una competizione unitaria per battere le destre ma, al contempo, aprire una nuova pagina riformatrice.
Una grande piazza che è il profilo del popolo della sinistra unitaria che vogliamo costruire.
Per questo, la nostra parola d’ordine deve essere: ora gli stati generali della sinistra, come un grande evento partecipativo.
Sulle nuove forme partecipative, il nuovo soggetto della sinistra unitario e plurale costruirà la sua capacità di essere attraversato dal popolo e incarnare la diversità che oggi ci viene richiesta.

Ridurre il tema alla questione di eleggere ora una o un leader vuol dire non solo imitare il Partito Democratico ma rinunciare a praticare la diversità.
Occorre introdurre una discontinuità. Praticare un altro modello partecipativo che privilegi la sfida sulle cose da fare, sui programmi e individui la partecipazione nel fare società, costruire relazioni e vertenze.
Una manifestazione straordinaria che parla anche della vitalità del nostro Partito. Una vitalità che non è fuori il quadro unitario sopra descritto, ma che è interna ad esso, anzi il punto che emerge è la straordinaria capacità del Partito a divenire, a partire dai territori, il punto più avanzato della costruzione unitaria.
Anche per questo, mettere in contrapposizione la costruzione unitaria del soggetto della sinistra al Partito, alla sua autonomia e al suo rafforzamento, è un madornale errore politico.

Al contrario, questo Partito, nella sua identità più profonda, esprime una capacità di apertura formidabile. E’ questo il frutto fecondo dell’innovazione che Rifondazione Comunista ha praticato in questi anni.
Anche dal punto di vista della partecipazione del Partito, quella del 20 ottobre è stata la nostra più grande iniziativa.
E’ anche il risultato di un lavoro, fatto dal centro dai compagni che hanno intessuto i rapporti con il comitato organizzatore della manifestazione, in primo luogo Michele De Palma e Beatrice Giavazzi e le altre compagne e compagni che insieme a loro hanno lavorato.
E’ il risultato di uno sforzo gigantesco delle compagne e dei compagni del territorio, della trama di relazioni che hanno saputo costruire.Questa generosità è la nostra arma più grande.

Queste relazioni, centrali e territoriali, sono la forza fondamentale su cui vogliamo fare leva per andare avanti. Per fare del 20 ottobre, l’apertura di una nuova stagione di lotte.

*Responsabile Organizzazione Prc-Se

15 ottobre 2007

MANIFESTIAMOCI! Manifestazione nazionale - Roma, 20 ottobre 2007


Il 20 ottobre a Roma... Di20amo tant*!

Appello

Questo appello è stato pubblicato contemporaneamente da Il manifesto, da Liberazione e da Carta.

L’attuale governo non ha ancora dato risposte ai problemi fondamentali che abbiamo di fronte, per i quali la maggioranza degli italiani ha condannato Berlusconi votando per il centrosinistra. Serve una svolta, un’iniziativa di sinistra che rilanci la partecipazione popolare e conquisti i punti più avanzati del programma dell’Unione, per evitare che si apra un solco tra la rappresentanza politica, il governo Prodi e chi lo ha eletto.

Occorre fare della lotta alla precarietà e per una cittadinanza piena di tutte e di tutti la nostra bussola.

Noi vediamo sette grandi questioni. Quella del lavoro: cioè della sua dignità e sicurezza, con salari e pensioni più giusti, cancellando davvero lo scalone di Maroni e lo sfruttamento delle forme “atipiche”, e con la salvaguardia del contratto nazionale come primario patto di solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori. Quella sociale: cioè il riequilibrio della ricchezza e la conquista del diritto al reddito e all’abitare. Quella dei diritti civili e della laicità dello Stato: fine delle discriminazioni contro gay, lesbiche e trans, leggi sulle unioni civili, misure che intacchino il potere del patriarcato. Vogliamo anche che siano cancellate leggi contro la libertà, come quella sul carcere per gli spinelli. Quindi, la cittadinanza: pienezza di diritti per i migranti, rapida approvazione della legge di superamento della Bossi-Fini, chiusura dei Cpt. La pace: taglio delle spese militari, non vogliamo la base a Vicenza, vogliamo vedere una via d’uscita dall’Afghanistan, vogliamo che l’Italia si opponga allo scudo stellare. L’ambiente ha tanti risvolti, dalla pubblicizzazione dell’acqua alla definizione di nuove basi dello sviluppo, fondate sulla tutela e il rispetto per l’habitat, il territorio e le comunità locali. Per questo ipotesi come la Tav in Val di Susa vanno affrontate con questo paradigma. La legalità democratica: lotta alla mafia e alle sue connessioni con la politica e l’economia. Nessuna di queste richieste è irrealistica o resa impossibile da vincoli esterni alla volontà della maggioranza. Il fallimento delle politiche di guerra dell’amministrazione Bush si sta consumando anche negli Stati uniti, i vincoli di Maastricht e della banca centrale europea sono contestati da importanti paesi europei, l’andamento dei bilanci pubblici permette scelte sociali più coraggiose. Ma siamo consapevoli che per affrontare tutto questo occorre che la politica debba essere politica di donne e di uomini - non solo questione maschile - e torni ad essere partecipazione, protagonismo, iniziativa collettiva.

Per questo proponiamo di ritrovarci a Roma il prossimo 20 ottobre per una grande manifestazione nazionale: forze politiche e sociali, movimenti, associazioni, singoli. Chiunque si riconosca nell’urgenza di partecipare, per ricostruire un protagonismo della sinistra e ridare fiducia alla parte finora più sacrificata del paese.

Gianfranco Bettin, Lisa Clark, Tonio Dell’Olio, Antonio Ferrentino, Luciano Gallino, Pietro Ingrao, Aurelio Mancuso, Lea Melandri, Bianca Pomeranzi, Gabriele Polo, Rossana Praitano, Rossana Rossanda, Marco Revelli, Piero Sansonetti, Pierluigi Sullo, Aldo Tortorella, Nicola Tranfaglia.

3 agosto 2007


Prenotazioni autobus per Roma: rivolgersi presso il circolo "Berlinguer" PRC - Corso Vittorio Emanuele n° 42, Ginosa (Ta), dalle ore 19.30 alle ore 22

9 ottobre 2007

ROMA, 20 Ottobre Manifestazione Nazionale - PORTIAMO IL SUD AL CENTRO



Venerdì 12 Ottobre alle ore 19.30 presso la sede del Ns. circolo, a Ginosa - C.so Vittorio Emanuele , 41
ATTIVO Sezionale:
Discussione aperta al pubblico in preparazione della Manifestazione del 20 ottobre a Roma, sul Welfare e sull'attuale situazione politica nazionale.
Interverranno:
- Segretario del Circolo "E.Berlinguer" Damiano POLLICORO
- Dirigente sezionale Norberto TRENTADUE
- Assessore Provinciale Pietro GIACOVELLI
- On. Donatella DURANTI