17 aprile 2007

cash- o -christi

Eccoci qui a commentare l'ennesima stortura avvenuta nella nostra comunità.
Sabato 7 Aprile all'ingresso delle gradinate dell'arena dove si svolge la Passio Christi, delle gentili hostess chiedevano agli avventori di versare un obolo più o meno volontario in favore di una sedicente associazione.
Il bello è che sulle ricevute rilasciate non appare nè il nome di chi riceve, nè la data di ricezione, nè il nome di chi dona e a voler essere pignoli non appare nemmeno il numero progressivo di ricevuta.
Secondo alcune testimonianze poi, i biglietti sono stati venduti con la promessa di una fantomatica lotteria, altre testimonianze parlano di un intervento delle forze dell'ordine che avrebbe intimato ai riscossori di sgomberare, come si fa con i parcheggiatori abusivi, per, come i suddetti parcheggiatori, ritornare al proprio posto quando i Carabinieri si sono allontanati.
Senza voler dar peso alle testimonianze che potrebbero sconfinare nel "zignramient", la cosa di per sè è abbastanza grave.
1. Dato che i fondi raccolti non hanno nè nome nè cognome e nè matrice e facile che questi soldi prendano nel bilancio un colore opposto al bianco.
2. Dopo 36 anni di Passio Christi gratuite per tutti, far pagare quelli che raggiungevano le gradinate è stato un gesto come minimo inelegante, di cattivo gusto, di inutile speculazione, insomma da non farsi.
3. Il gesto di questa associazione pone dei dubbi sulla paternità della manifestazione: è del Comune? O della suddetta associazione? In caso di risposta N°2, allora perchè il comune foraggia annualmente la manifestazione e quest'anno ha realizzato a sue spese pure i costumi nuovi?
Credo che chiunqua legga queste righe sia solidale con noi nel richiedere un pò di chiarezza a chi per mandato è tenuto a vigilare ed eventualmente reprimere episodi così spiacevoli, che gettano fango su di una comunità da sempre ospitale con i forestieri.

13 aprile 2007

Il fascino "discreto" del capitale

L'associazione Anti Digital Divide ha lanciato una petizione on line per chiedere l'abolizione del canone telefonico e del canone addizionale sulle linee ADSL senza voce (linea dati). Alcune indagini televisive (Report, Le Iene) hanno dimostrato che Telecom non effettua investimenti tali da necessitare ancora del canone telefonico.
Il decreto Bersani bis (gia convertito in legge e attualmente in vigore) ha liberalizzato parte del settore delle telecomunicazioni, riconoscendo l'illegittimità dei costi di ricarica e dell'obbligo di fedeltà contrattuale degli utenti ai diversi providers che forniscono linee ADSL.
Anti Digital Divide ha espresso soddisfazione per l'ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione cultura della Camera, Pietro Folena, accolto dal Governo, in merito alle ADSL su cavo dati. L'ordine impone di varare un provvedimento che porti all'azzeramento o alla riduzione del canone di circa 10 euro (richiesto da Telecom) che grava, direttamente sulle offerte degli operatori che vendono le ADSL solo dati e indirettamente sui portafogli dei consumatori che le sottoscrivono.

Un'articolo pubblicato domenica 18 aprile 2007 sul quotidiano Il Manifesto, sintetizza le nostre opinioni su "La via italiana al capitalismo" e, in particolare, sulla (cattiva) gestione dell'azienda Telecom eseguita da "una (certa) sinistra affascinata dal capitale".
Vito A. Indino

3 aprile 2007

1° torneo di "Scala 40"

Nei giorni 10, 11, 17 e 18 marzo 2007, presso il circolo PRC "Berlinguer", si sono tenuti i vari match del 1° torneo di "Scala 40". Vincitore assoluto del torneo, Andrea Bulfaro (in foto)


(...insieme ad alcuni degli organizzatori...)


Il prossimo torneo si svolgerà in data da destinarsi, anche (…soprattutto!) su proposta da parte dei potenziali partecipanti. Quindi… accorrete numerosi!!!