Eccoci qui a commentare l'ennesima stortura avvenuta nella nostra comunità.
Sabato 7 Aprile all'ingresso delle gradinate dell'arena dove si svolge la Passio Christi, delle gentili hostess chiedevano agli avventori di versare un obolo più o meno volontario in favore di una sedicente associazione.
Il bello è che sulle ricevute rilasciate non appare nè il nome di chi riceve, nè la data di ricezione, nè il nome di chi dona e a voler essere pignoli non appare nemmeno il numero progressivo di ricevuta.
Secondo alcune testimonianze poi, i biglietti sono stati venduti con la promessa di una fantomatica lotteria, altre testimonianze parlano di un intervento delle forze dell'ordine che avrebbe intimato ai riscossori di sgomberare, come si fa con i parcheggiatori abusivi, per, come i suddetti parcheggiatori, ritornare al proprio posto quando i Carabinieri si sono allontanati.
Senza voler dar peso alle testimonianze che potrebbero sconfinare nel "zignramient", la cosa di per sè è abbastanza grave.
1. Dato che i fondi raccolti non hanno nè nome nè cognome e nè matrice e facile che questi soldi prendano nel bilancio un colore opposto al bianco.
2. Dopo 36 anni di Passio Christi gratuite per tutti, far pagare quelli che raggiungevano le gradinate è stato un gesto come minimo inelegante, di cattivo gusto, di inutile speculazione, insomma da non farsi.
3. Il gesto di questa associazione pone dei dubbi sulla paternità della manifestazione: è del Comune? O della suddetta associazione? In caso di risposta N°2, allora perchè il comune foraggia annualmente la manifestazione e quest'anno ha realizzato a sue spese pure i costumi nuovi?
Credo che chiunqua legga queste righe sia solidale con noi nel richiedere un pò di chiarezza a chi per mandato è tenuto a vigilare ed eventualmente reprimere episodi così spiacevoli, che gettano fango su di una comunità da sempre ospitale con i forestieri.
Sabato 7 Aprile all'ingresso delle gradinate dell'arena dove si svolge la Passio Christi, delle gentili hostess chiedevano agli avventori di versare un obolo più o meno volontario in favore di una sedicente associazione.
Il bello è che sulle ricevute rilasciate non appare nè il nome di chi riceve, nè la data di ricezione, nè il nome di chi dona e a voler essere pignoli non appare nemmeno il numero progressivo di ricevuta.
Secondo alcune testimonianze poi, i biglietti sono stati venduti con la promessa di una fantomatica lotteria, altre testimonianze parlano di un intervento delle forze dell'ordine che avrebbe intimato ai riscossori di sgomberare, come si fa con i parcheggiatori abusivi, per, come i suddetti parcheggiatori, ritornare al proprio posto quando i Carabinieri si sono allontanati.
Senza voler dar peso alle testimonianze che potrebbero sconfinare nel "zignramient", la cosa di per sè è abbastanza grave.
1. Dato che i fondi raccolti non hanno nè nome nè cognome e nè matrice e facile che questi soldi prendano nel bilancio un colore opposto al bianco.
2. Dopo 36 anni di Passio Christi gratuite per tutti, far pagare quelli che raggiungevano le gradinate è stato un gesto come minimo inelegante, di cattivo gusto, di inutile speculazione, insomma da non farsi.
3. Il gesto di questa associazione pone dei dubbi sulla paternità della manifestazione: è del Comune? O della suddetta associazione? In caso di risposta N°2, allora perchè il comune foraggia annualmente la manifestazione e quest'anno ha realizzato a sue spese pure i costumi nuovi?
Credo che chiunqua legga queste righe sia solidale con noi nel richiedere un pò di chiarezza a chi per mandato è tenuto a vigilare ed eventualmente reprimere episodi così spiacevoli, che gettano fango su di una comunità da sempre ospitale con i forestieri.
ma sulla locandina non c'era scritto a : INGRESSO GRATUITO
RispondiEliminaConfermo quanto scritto da lillino, la scritta all'ingero era questa: ENTRATA PASSIO CHRISTI 1€, senza far alcun riferimento alle offerte o alla lotteria. Potrei anche ipotizzare chi sia il regista dell'iniziativa :una figura che giocava certamente in casa. Ma credo che sarebbe un "zigniaramiento". il fatto comunque è scandaloso e di cattivo gusto. Come di cattivo gusto è stato vedere su via Burrone i banchetti dei panini che diffondevano la "pizzica", durante una rappresentazione religiosa come la Passio Christi. Bisognerebbe chiedere al presidente della Pro Loco se ne fosse a conoscenza. onestamente credo proprio di no.
RispondiEliminaSi Lillino c'era scritto ingresso gratuito, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo.....la moneta.
RispondiEliminaPer anonimo: c'erano i gazebo con il panino e la pizzica? Ma ormai tutto questo fa parte del grande calderone che qualcuno si ostina a chiamare cultura. Tutti insieme: la pizzica, la salz'zedd e quant' altro sia tipico delle terre del salento senza nessun distinguo.
Quale sarà la prossima mossa?
La messa a pagamento????
"Alcuni maligni" pensano che l'atteggiamento lucroso degli eventi (ed anche dei beni e dei servizi) trovi da sempre terreno fertile nella nostra comunità. Insomma... è un'atteggimento che caratterizza il ginosino medio.
RispondiEliminaSarà vero?!?
Per Brian proprio non capicso cosa tu voglia dire.Quale sarebbe l'atteggiamento da ginosino medio?
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