6 novembre 2009

Ex Miroglio... Incertezza sul futuro !

ENNESIMO SUMMIT FISSATO PER LUNEDÌ A ROMA PRESSO IL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Ex Miroglio, partiti i corsi di riqualificazione.
Coinvolti 250 lavoratori degli stabilimenti (dismessi) di Ginosa e Castellaneta. Incertezza sul futuro.

ANGELO LORETO

• C A S T E L L A N E T A . Le certezze sul loro futuro potrebbero arrivare lunedì da Roma, dove presso il Ministero per lo Sviluppo economico è stato fissato l'ennesimo summit. Ma da ieri i circa 250 ex lavoratori degli stabilimenti Miroglio di Ginosa e Castellaneta ora in cassa integrazione hanno iniziato i corsi di formazione per la riqualificazione e formazione professionale, sebbene il processo di riconversione abbia subito uno stop dopo il passo indietro dell'azienda Intini che sarebbe dovuta subentrare alla Miroglio nella gestione dei due impianti per il loro riutilizzo per altri scopi industriali e che invece nei giorni scorsi ha fatto sapere che la legge sui finanziamenti statali non coprirebbe i finanziamenti richiesti nel piano a z i e n d a l e.
E mentre lunedì la politica e i sindacati cercheranno di trovare una via d'uscita assieme al Ministero e all'azienda, i corsi sono iniziati lo stesso, ieri all'istituti professionale "Mauro Perrone" dove è stato presentato il "Progetto Jobnet", ovvero il "sistema di servizi territoriali integrati per la riconversione ed il reimpiego dei lavoratori della Tessitura e Filatura di Puglia".
Il dirigente della scuola, l'ex sindaco ed ex senatore Rocco Loreto, l'assessore provinciale alla Formazione professionale e al Lavoro Vito Miccolis e il vice presidente del Consiglio provinciale Marta Teresita Galeota hanno incontrato circa un centinaio di lavoratori che di fronte a loro hanno ora da una parte il corso di specializzazione per le nuove mansioni, dall'altra i dubbi circa il loro futuro lavorativo.
«Ma la speranza è che da qui, da questo luogo rinasca la speranza» ha augurato Loreto ai lavoratori che ha poi aggiunto, rivolgendosi ai protagonisti delle trattative che vanno avanti da mesi, quindi a politici e sindacalisti, che «io ero sindaco in quel febbraio del 1994 quando Miroglio fece domanda per costruire a Castellaneta, quindi vorrei essere ascoltato e prender parte in tutta questa vicenda».
«Conosco benissimo la vostra situazione mentale nell'approcciarvi a questi corsi - ha detto poi la Galeota - ma vi invito tutti a frequentare con impegno. Sappiate inoltre che la provincia vi sarà vicina. Voi già valete tanto come lavoratori, dopo questi corsi varrete ancora di più sul mercato del lavoro».
L'assessore Miccolis ha poi raccontato che «i vostri timori li ho già visti con la vicenda dell'Italsider di Bagnoli. La doccia fredda che ha colpito voi nei giorni scorsi - ha poi proseguito - è stata una doccia fredda anche per noi politici. Ma non vi dovete scoraggiare. Sappiate anzi che noi dell'amministrazione provinciale abbiamo puntato tutto su di voi, anche forzando la mano, perché i sindacati sanno bene che nella nostra provincia ci sono altre situazioni di questo tipo». L'assessore provinciale ha poi assicurato che «a Roma batteremo i pugni sul tavolo: noi i nostri impegni li abbiamo mantenuti, ora sono altri che devono mantenerli».
L'incontro è poi proseguito con le domande dei lavoratori su argomenti riguardanti i corsi, come per esempio le spese per gli spostamenti che dovranno essere sopportate da chi non abita a Castellaneta.
Il lavoro di riqualificazione e formazione professionale è dunque partito, ma ora l'attenzione è tutta fissata su Roma, dove lunedì potrebbe decidersi il futuro di circa 250 persone che in pochi giorni hanno visto nuovamente tremare le loro speranze di riavere il proprio lavoro.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
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