27 novembre 2007

28/11/2007: giornata Antifascista in memoria di Benedetto Petrone


Mercoledì 28 novembre ricorrerà il 30° anniversario dell'omicidio fascista di Benedetto Petrone, il giovane diciottenne comunista della FGCI che nel 1977 fu ucciso da una squadraccia del MSI durante una manifestazione.

Malgrado diverse difficoltà, nella primavera 2008 probabilmente uscirà il documentario "Memoria di una generazione - Da Benedetto Petrone ai giorni nostri" da un'idea di Rosemary Chimirri (producer della OZ Film) e Raffaele Petrone (nipote di Benny), diretto da Francesco Lopez (regista e fondatore della OZ Film).



24 novembre 2007

Contro la violenza sulle donne - Manifestazione nazionale

Le donne denunciano le continue violenze e gli assassini che avvengono in contesti familiari da parte di padri, fidanzati, mariti, ex e conoscenti.
E’ una storia senza fine che continua a passare come devianza di singoli, mentre la violenza contro le donne avviene principalmente all’interno del nucleo familiare dove si strutturano i rapporti di potere e di dipendenza.
Ricordiamo che l’aggressività maschile è stata riconosciuta (dati Onu) come la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo.
Il tema, soprattutto in Italia, continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura avallando la tesi che sia qualcosa di ineluttabile, mentre si tratta di un grave arretramento della relazione uomo donna.
La violenza contro le donne non deve essere ricondotta, come si sostiene da più parti, a un problema di sicurezza delle città o di ordine pubblico. La violenza maschile non conosce differenze di classe, etnia, cultura, religione, appartenenza politica.
Denunciamo la specifica violenza contro le lesbiche volta a imporre un modello unico eterosessuale.
Non vogliamo scorciatoie legislative e provvedimenti di stampo securitario e repressivo.
Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà.
Scendiamo in piazza e prendiamo la parola per affermare, come protagoniste, la libertà di decidere delle nostre vite nel pubblico e nel privato. Scendiamo in piazza per ribadire l’autodeterminazione e la forza delle nostre pratiche politiche.

Per firmare l’appello
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17 novembre 2007

La storia siamo noi

Perché un evento storico come la mobilitazione contro il G8 del 2001, di straordinaria potenza e di innovazione delle forme di partecipazione politica, non venga riscritto nelle aule di tribunale.

Per impedire che 25 persone a Genova e 13 a Cosenza paghino, con secoli di carcere e milioni di euro, la volontà di rivalsa sul fatto che 300.000 persone scesero in piazza nel 2001 contro i padroni del mondo.

Perché questi processi con imputazioni assurde e anacronistiche come il reato di "devastazione e saccheggio" e con le loro prossime sentenze, non diventino un'ipoteca sulla libertà di manifestare di tutti i movimenti.

Perché Genova, come nel 2001, si faccia portatrice di un mondo senza frontiere, contro ogni forma di razzismo, contro politiche securitarie ed espulsioni di massa che mettono a rischio le libertà di tutti.

Le promozioni di De Gennaro e di molti altri dirigenti delle forze dell'ordine coinvolti nei fatti di Genova, la sicura prescrizione dei processi contro i poliziotti imputati per il massacro della scuola Diaz e le torture della caserma di Bolzaneto, l'archiviazione del processo per l'omicidio di Carlo Giuliani, così come la bocciatura della commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione dell'ordine pubblico in quelle giornate, rappresentano un'ulteriore offesa ai movimenti e uno schiaffo alla città di Genova.

Invitiamo a ripartire da Genova per mobilitarci contro chi devasta la nostra storia e saccheggia le nostre vite.

Fonte: http://www.rifondazione.it/

Links utili, per sapere: http://www.piazzacarlogiuliani.org/ , http://italy.indymedia.org/features/genova/ , http://www.veritagiustizia.it/ , http://www.ngvision.org/mediabase/166 , http://g8-tv.org/