10 luglio 2008

Lettera aperta...

Pubblichiamo questa lettera a firma di un compagno di Taranto, tenendo presente che non tutti i compagni della sezione di Ginosa hanno approvato la pubblicazione di questo post!

LETTERA APERTA A
RIFONDAZIONE COMUNISTA

“COMPAGNO VOCCOLI, ADESSO BASTA”.
Scrivo da neo-iscritto a Rifondazione Comunista (tessera 96902) ma militante da 40 anni, (con e senza tessera), della sinistra comunista italiana a partire da quella extra-parlamentare, - allora proprio come oggi -, degli anni ‘70, per denunciare e rimarcare un clima di intollerabile violenza, morale e politica, che ha contrassegnato l’ultimo congresso cittadino di Rifondazione Comunista.
I toni trionfalistici apparsi sulla stampa recentemente, sono del tutto inaccettabili e fuorvianti (il Quotidiano vada a chiamare “YES MAN” qualcun altro perché la prossima volta io lo querelo), e quello che non si dice è che l’ineffabile compagno Voccoli ha impedito ad oltre 40 nuovi iscritti a Rifondazione, tra cui oltre al sottoscritto, persone di nota ed antica militanza nella sinistra jonica, cito per tutti Marcello Galati, Roberto Conte, Manila Marraffa ed Angelo Farano, di votare e finanche di intervenire al congresso del Circolo “Guevara” perché le loro iscrizioni non erano state accettate (?) in quanto le tessere pare fossero di provenienza sospetta (??) , come se i compagni non fossero lì personalmente e fisicamente, pronti ad attestare la loro presenza, la loro esistenza e la loro adesione a Rifondazione (che, almeno quelle cittadine, forse non li merita).
Il sospetto che questi 40 compagni siano stati esclusi perchè avrebbero, proprio come il sottoscritto, notoriamente votato per la mozione 2, quella di Vendola per intenderci, è forte.
Ma, malgrado tutta l’amarezza per un partito come rifondazione che si comporta come la peggior democrazia cristiana, quello che più mi sconforta è il clima di conflitto totale, di guerra aperta all’interno di rifondazione, che non già la presenza di più mozioni ma la gestione di esse nella città di Taranto, ha provocato.
Chi scrive è ben consapevole che il segretario provinciale, ligio agli ormai stantii ed ammuffiti – e non da ieri - principi del centralismo democratico, avrebbe preferito l’esistenza di una sola mozione, ma sono proprio le ragioni del confronto, del dibattito e della democrazia che mi separano dal compagno Voccoli; io non ho difficoltà ad apprezare Ferrero ed anche la sua purtroppo breve opera di ministro, e mi dico e dico che nella sua mozione vi sono molti elementi di assoluta condivisibilità, ma non accetto il disprezzo, latente e non, verso chi la pensa diversamente, fino a giungere ad affermazioni, più che paradossali, di critica e disprezzo verso la migliore, in assoluto, esperienza di governo degli ultimi decenni che è quella della Regione Puglia, pur con tutti i suoi fisiologici limiti (?) e problemi: sentire che il compagno Vendola è in cerca di ricollocazioni politiche perché al tramonto del suo mandato, sono cose che fanno male.
Il vezzo della sinistra, quella comunista in particolare, di infliggersi martellate sui testicoli, pare non conosca pause .
Sempre chi scrive non vuole sottolineare che la strabondante vittoria della mozione Ferrero in realtà non esiste (si vedano i dati della provincia nel suo complesso) e neanche che ciò che conta è il dato complessivo nazionale; quello che invece più mi preme è ricordare e sottolineare il mio personale legame con i compagni della sezione Pajetta (75 a 0 per Ferrero) da cui evidentemente mi dividono molte cose
che non ci impediscono di lavorare insieme nell’associazione “Tamburi Anno Zero” che mi onoro poter dire di aver contribuito a creare, e ciò ad emblema di un clima di sereno confronto e crescita di Rifondazione Comunista o di qualunque altro soggetto che ne prenderà il posto; discutere democraticamente e lealmente per trovare la soluzione dei problemi che vanno ben al di là delle anguste mure della Federazione del P.R.C.
Questo, piaccia o meno, è il futuro di rifondazione Comunista; Ciccio Voccoli invece, è il passato, e consentitemi, neanche tanto brillante.
Mino CAVALLO
Iscritto di Rifondazione Comunista
(con buona pace di chi so io)
n. tessera 96902

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