Decine di migliaia di persone hanno protestato contro la visita del Presidente americano, che è stato ricevuto da Prodi ma anche da Berlusconi.
Dopo il corteo qualche incidente.
Giordano: «Se viene contestato in America dai Democratici, non vedo perché non possiamo contestarlo qui in Italia»
Roma pacifista dice no a Bush con un gran corteo e un sit-in
Una bella giornata di fine primavera, di sole e di protesta. L'unico arcobaleno che non sparisce dopo il temporale è di nuovo in piazza.
Il popolo della pace sia pur con qualche fatica si ritrova: fra treni in ritardo e ossessioni securitarie.
Il tiggì delle otto apre con le sassate e i petardi lanciati da qualche decina di pseudo black bloc, puntuale segue il volto sdegnato di Silvio Berlusconi.
E le altre decine di migliaia di persone, che hanno sfilato per le vie di Roma o si sono ritrovate in piazza del Popolo? Loro arrivano dopo, con un servizio che dà voce ai tanti che in Italia hanno detto, dicono e diranno no alla guerra preventiva di George Bush.
A Roma c'è il signor presidente e quelli che lo contestano, portavoce di un movimento ben più grande di quanto si possa immaginare. "Nessuno scudo tra noi e le stelle", lo striscione dei Giovani comunisti non è solo realistico, fa venire anche i lucciconi. E' appeso in piazza del Popolo, dove non c'è tanta gente ma tante speranza sì. Quelle di due ragazzi, che cercano riparo dal sole sotto il tendone dei Comunisti italiani. «Unire la sinistra non sarà facile. Ma è un sogno». Quelle dei Verdi che chiedono di «non lasciare il mondo nelle mani di Bush». O di gente come lui. Il cartellone giallo di Legambiente dice: «Iraq e clima, no alle guerre di Bush». Poi ci sono i no- Dal Molin: «Vicenza non è una base Usa». L'Arci, la Fiom, la Cgil, gli statunitensi contro la guerra, quelli che hanno messo i simboli della pace al posto delle stelle nella loro bandiera.
E a proposito di bandiere, sventolano insieme quelle di Rifondazione comunista, del Sole che Ride e del Pdci. Un pezzo di governo, la sinistra del governo che torna in piazza per dire no alla guerra di Bush. Una strada già percorsa, una strada lunghissima che sembra non avere fine.
Fin quando ci sarà la guerra ci sarà chi si oppone e ne denuncia la lucida follia. Piazza del popolo è fatta di musica e parole. Le orchestre e i gruppi che si esibiscono sul palco e gli interventi che si susseguono. «Questa è una giornata di protesta - dice il segretario di Rifondazione, Franco Giordano - contro la guerra preventiva e permanente di Bush, contro un governo, quello americano, che per la vicenda del clima sta producendo un'aggressione alla natura». Per fare soldi. Nella denuncia c'è il trait d'union tra le due manifestazioni, fra il grande corteo e il presidio, fra piazza del Popolo e il centro di Roma pacificamente occupato dalla manifestazione no-war.
E allora la foto ideale della giornata è quella dei vicentini che si oppongono alla realizzazione di una gigantesca base militare Usa a due chilometri dalla cattedrale. Loro occupano ogni spazio di movimento: la piazza e la marcia.
Buongiorno compagni!
RispondiEliminaMi preme dirvi che la sezione di Rifiondazione a Ginosa rappresenta una parte fondamentale della sinistra soprattutto a Ginosa dove rappresenta(con la nascita dela partito democratico) l'unico soggetto politico di matrice socialista.
Per questo motivo vi spingo a continuare nella vostra attività politica perche siete un alternativa nello spettro politico del centrosinistra.
State attenti agli ingressi immediati di notabili compagni sia in rifondazione che in altri partiti della sinistra e non abbiate timore di collaborare con le sole ed uniche persone di cui vi fidate. La vittoria di Stafano a Taranto potrebbe aprire un certo scenario per quanto riguarda l'amministrazione provinciale ed è per questo che a Ginosa voi DOVETE cercare di far pesare quanto più possibile la vostra presenza!
ciao compagni!
Grazie compagno Leniniski, noi continueremo sicuramente a lavorare per Ginosa e non solo; conosciamo i rischi degli ingressi dei "soliti notabili" e staremo sicuramente in guardia, ma abbiamo comunque bisogno, sempre, di nuovi compagni che ci aiutino a costruire questa nostra nuova realtà! L'invito è aperto a tutti i compagni sinceri, volenterosi e disponibili!
RispondiEliminaBuongiorno compagni!
RispondiEliminaQuest'anno al comune di Ginosa non saranno più erogati i finanziamenti dal Ministero della solidarietà-Ufficio nazionale del Servizio Civile in quanto i progetti presentati dal comune di ginosa hanno ottenuto un punteggio troppo bassi per essere compresi in questo finanziamento. Il comune di Ginosa ha presentato 8 progetti per un totale di volontari richiesti pari a 103 volontari.
DI QUESTI OTTO PROGETTI NEMMENO UN PROGETTO FINANZIATO!