«Governo impugnerà legge antidiossina»
''Il ministro Stefania Prestigiacomo, ha dichiarato la forte possibilità che il Governo impugni la legge regionale antidiossina davanti alla Corte Costituzionale": lo rende noto l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Michele Losappio che considera il ricorso un "atto gravissimo". L'Ilva ha riaffermato le sue note posizioni antitetiche ai contenuti della legge.
11 febbraio 2009
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
ROMA - ''Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha dichiarato la forte possibilità che il Governo impugni la legge regionale antidiossina davanti alla Corte Costituzionale": lo rende noto l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Michele Losappio, riferendo della riunione svoltasi stasera al ministero. Un’ipotesi quella del ricorso all’Alta Corte che la Regione considera come un "atto gravissimo". "L'Ilva – prosegue l’assessore – ha riaffermato le sue note posizioni antitetiche ai contenuti della legge antidiossina. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto una verifica di merito per capire se l’applicazione del sistema Urea sia in grado di produrre limitazioni come quelli indicate dalla legge regionale".
"La Regione – afferma Losappio – considera il possibile ricorso del Governo nazionale alla Corte Costituzionale come un atto gravissimo contro i pugliesi e contro l’autonomia dell’istituzione regionale.
Conferma invece, certa delle competenze tecniche di Arpa Puglia, la disponibilità ad un ulteriore confronto sul raggiungimento, attraverso l’Urea, del limite indicato dalla legge e secondo le modalità di misurazione previste dal protocollo di Aarhus".
Nel corso dell'incontro Legambiente ha detto che ''La citta' di Taranto merita risposte rapide in tema di salvaguardia della salute e dell’ambiente ma anche dell’occupazione".
"Ma tutte queste esigenze – prosegue Legambiente – possono essere rispettate scegliendo di operare interventi concreti di ammodernamento degli impianti". Secondo l’associazione "gli interventi per ridurre con efficacia le emissioni in atmosfera degli inquinanti più pericolosi passano per un ammodernamento dell’impianto, attuabile con tecnologie già disponibili sul mercato e già applicate con successo negli impianti siderurgici dei paesi più avanzati come la Germania".
Inoltre, per Legambiente "innovare il processo produttivo non vuol dire solo tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, ma anche promuovere valore aggiunto sui mercati internazionali e quindi salvaguardare posti di lavoro in un periodo di crisi economica e finanziaria globale". In questo modo, conclude l’associazione "sarà possibile garantire un futuro migliore a una città che fino ad oggi ha pagato un prezzo salatissimo".
Cgil e Fiom: niente drammi BARI – Nell’incontro convocato oggi dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sulle questioni connesse allo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, «abbiamo chiesto – affermano in una nota Paola Agnello Modica, segretaria confederale Cgil, e Vittorio Barbi della Fiom Nazionale – di considerare la convocazione di oggi come il primo appuntamento di un tavolo tecnico-politico che, a nostro parere, può affrontare senza drammatizzazioni ulteriori, i problemi connessi alla produzione, all’occupazione e all’ambiente nel rispetto della legislazione».
Dall’incontro di oggi, che ha visto al tavolo lo stesso gruppo siderurgico, aggiungono, «è emerso che, se si vuole, questo è possibile. Mentre, al contrario, non servono esasperazioni e scontri istituzionali. Insisteremo affinchè ci sia a breve una convocazione mentre saremo presenti all’incontro convocato per domani dalla Regione Puglia».
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